ha cominciato nel 1989 la carriera nelle agenzie dell’Onu. Ha lavorato alla Fao, al Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp) ed è stata portavoce per il Sud Europa dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). Ha svolto molte missioni in luoghi di guerra e di crisi, fra cui ex Iugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Mozambico, Angola e Ruanda, attività per le quali ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2013 entra alla Camera dei deputati, di cui viene eletta presidente il 16 marzo dello stesso anno. Ha caratterizzato il proprio mandato con azioni innovative su vari fronti: questioni sociali e di genere, disuguaglianze e periferie, risparmi e trasparenza. Ha istituito, per la prima volta in sede parlamentare, una commissione su internet e digitale, così come una commissione per il contrasto dei fenomeni di odio intitolata alla deputata britannica Jo Cox, brutalmente uccisa da un estremista neonazista favorevole alla Brexit. Ha inoltre dedicato un forte impegno al rilancio del progetto europeo, promuovendo nel 2015 la Dichiarazione Più integrazione europea: la strada da percorrere, sottoscritta da quindici presidenti di Camere. Nel 2018 viene rieletta e da aprile 2021 è presidente del Comitato permanente della Camera dei deputati sui diritti umani nel mondo. Ha pubblicato i libri Tutti indietro (Rizzoli 2010), Solo le montagne non si incontrano mai (Rizzoli 2013), Lo sguardo lontano (Einaudi 2015), La comunità possibile (Marsilio 2017), Le donne di Minsk (con Lia Quartapelle, Infinito 2021), Questo non è normale. Come porre fine al potere maschile sulle donne(Chiarelettere 2021), Una storia aperta. Diritti da difendere, diritti da conquistare (Edizioni Gruppo Abele 2021) e Meglio di ieri. La malattia e quell’inguaribile voglia di vivere (Piemme 2022).
La foto è di Barbara Ledda